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Il 19 dicembre 1953 iniziò la propria attività la "Sezione microfotografica", il cui lavoro (tanto come riproduzione documentaria di sicurezza e integrazione, quanto come servizio copie) registrò un costante incremento quantitativo e qualitativo e suggerì la successiva attivazione dei laboratori di "legatoria e restauro" (uno dei 10 annessi alle Sezioni di fotoriproduzione negli Archivi italiani come da D.P.R. 1409/1963, art.16). L'odierno servizio di "fotoriproduzione, legatoria e restauro" consente pertanto di provvedere direttamente alla conservazione materiale dei documenti nelle diverse fasi della sua esplicazione: dal più semplice intervento di cartotecnica per la produzione di appositi contenitori, al più delicato intervento di restauro su pergamena; inoltre offre agli utenti il rilascio di riproduzioni documentarie con tempi, costi e modalità specificate da apposito regolamento. Mediamente, il servizio di fotoriproduzione assolve circa 1000 richieste annue per conto terzi (studiosi italiani e stranieri, enti pubblici, Istituti culturali, Università...); ed effettua la riproduzione di sicurezza per la documentazione ritenuta esposta a maggior rischio o di particolare pregio (ad esempio, i consultatissimi fondi: Vecchio Catasto Terreni o Consiglio Generale ; i manoscritti illustrati: Le Croniche di Giovanni Sercambi, il Libro d'oro delle famiglie lucchesi; i codici musicali: Strom e Mancini) . |