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Albero



Argini del Serchio sotto il ponte S. Quirico (gruppo)

Unità: 6


Descrizione

Il presente Circondario ha la stessa origine dell'altro qui avanti descritto; se non che la storia differisce nell'essere quello rimasto soggetto a pagare le spese reali che di mano in mano si eseguivano intorno agli Argini, questo invece sottoposto ad una tassa fissa ed ordinaria. Essendosi per la rotta del 1812 operato un ingente lavoro di restauro e rialzamento di tutti gli Argini, nell'atto di chiederne il rimborso agli interessati, si trovò che ogni coltre di terra del Circondario dal Ponte S. Quirico in basso avrebbe dovuto sostenere il gravame di Lire it. 89.15, che raggiungeva o superava l'intero fruttato. Si riparò alla meglio a questa esorbitanza, col mettere il debito in rate, e quindi chiedere annualmente la metà della rata ; con che si venne ad una imposta annuale, in media sopra la massa degli interessati, di Lire lucc. 18,000. Ma nel 1826 parendo ai possidenti di S. Anna, S. Angelo e Nave d'esser troppo gravati, per la somma di Lire lucc. 18,978. 8.11, poste in esazione in quell'anno, chiesero ed ottennero in grazia che il Riparto fosse ridotto alla metà, cioè in Lire lucc. 9489.9.6. Mentre però il debito vecchio doveva aver fine, e forse di tempo in tempo i pagamenti sarebbero stati sospesi, dopo che il Riparto fu fissato in quella somma, rimase consolidato e perpetuo, e diventò come un tributo ordinario, di cui forse si giunse ad ignorare l'origine. Fondamento del Riparto di questo Circondario sono le tavole catastali dell'Imposta Fissa sotto il Ponte S. Quirico, e l'altre del Circondario dell'Ozzeri e Rogio.


Unit_id: D[01]D[01]D[300]D[07]