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Carte e mappe



01 (mappa)

Datazione (dedotta): 1541

Titolo [critico]

Descriptio lacus abbatiae Sesti con la figura del lago

Misure: 220 x 310 mm
Materiale: carta ruvida
Stato di conservazione: discreto
Segnatura: cc 369 e 370
Tecnica: china
Orientamento: sud in alto
Scala: manca

Toponimi:
punto di Giovannino in confini di Bientina
lago di sesto in dicti confini
pullino compitese
pullino contra a schietto
cantone della vescia
pollino della sbarrata
cantone di orentano
fossa di orentano
punta di catrali
fossa di altopascio
punta di carpinochi
pollino di bolciona
fossa di possevoli
punta ceppaia
la stiantata
somaiola
punta della stiantata
fossa nera
bocha del rogio in confini di S. Pellegrino
punta di passavanti in confini di castelvecchio
porta a tiglo in dicti confini
fosso bardo in dicti confini
prato schietto in dicti confini
porto salamone in dicti confini
porto a castagno
punta del fornaro
punta del grotto in confine di colle
punta delle guscine in confine di colle
colle
castel durante
S. Pellegrino

Descrizione [critica]

La carta raffigura il profilo del lago di Sesto con i suoi porti e le sue fosse dislocate sulle coste meridionali e settentrionali.

Nel mezzo del lago l'isola, raffigurata in maniera molto schematica con un rettangolo recante i numeri 70 (lati corti) e 100 (lati lunghi). Lungo la linea che indica in maniera schematica la sponda del lago, una serie di forellini a punta di spillo sembrerebbero suggerire un lavoro di ricalco mentre una colorazione grigio-bluastra scura sembra troppo regolare per supporre una pecca della carta; risulta però difficile comprendere il senso di una colorazione intenzionale di questo tipo, a meno che non si tratti delle tracce dell'uso della tecnica dello spolvero per riportare il disegno su un altro foglio.

L'intestazione dei documenti ai quali la carta è allegata chiarisce le ragioni della sua esistenza e le sue coordinate cronologiche. La scrittura allegata alla carta in esame informa delle circostanze di una specifica controversia, quella che oppose il granduca Cosimo I di Firenze ai lucchesi per la giurisdizione e i diritti di pesca sul lago.

L'aspetto più interessante è rappresentato dalla documentazione alla quale le due parti si richiamavano : il granduca faceva riferimento ad un documento del 1296 dei Magistrati di Lucca che, tra gli abitanti di Santa Maria a Monte e quelli di Bientina, attribuiva a questi ultimi giurisdizione sul lago; di esso mandava copia per attestare un'usurpazione da parte dei lucchesi. Il notaio lucchese rispondeva richiamandosi alle misure del 1335 e a quelle del 1412 seguite all'estimo guinigiano:…sarà qui sotto disegnato chome sta in camera onde chiaro si vede che noi ne siamo dannificati in grosso. Contiensi nel libro dello estimo e misure del Piviere di Compito facto scripto e publicato per Michele Bonagiunta... anno 1335 existente in camera del Magnifico Comune di Lucha a carta 75 inter alia.

La carta in esame è evidentemente la copia della più antica rappresentazione geografica del lago di Sesto, quella allegata al n. 113 del fondo Estimo, alla c. 591r, risalente al 1412, una delle date cui si fa esplicito riferimento nel documento che accompagna la mappa.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.

Immagini:
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Unit_id: D[01]D[01]D[179]U[58]M[01]

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