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Carte e mappe



22 (mappa)

Datazione (dedotta): 1786

Titolo [critico]

Il canale Rogio

Misure: 440 x 290 mm
Materiale: carta ruvida montata su tela
Stato di conservazione: discreto
Segnatura: 22
Tecnica: china
Orientamento: nord in alto
Scala: manca

Toponimi:
paduli di Massa
fossone di Massa
fossa del Paduletto
fossa del gagno
Rogio
Fossa delle barche

Descrizione [testuale]

In alto compaiono le seguenti scritte:campo di Agostino di Simon Biagie accanto:terre Antonio Bacci di Verciano lontano dal perno circa braccia 100.

Descrizione [critica]

La mappa descrive l'andamento delle acque del canale Rogio nel punto delperno; indica con precisione le sponde dei campi ancora coltivabili, i bancacci, cioè le pareti del fosso, nonchè le fosse nei dintorni di Massa Macinaia. Alcune lettere maiuscole contrassegnano il corso del Rogio e delle fosse. A destra in basso una legenda spiega il significato delle lettere, spesso ripetendo indicazioni presenti sulla mappa. Con la lettera E ed F sono indicate le misurazioni di profondità fatte a est del perno. Con la lettera G si indica il ponte a Strada con l'altezza dal fondo del Rogio fino all'arcata del ponte; segue l'indicazione dell'altezza e della forma delle cataratte e compare anche la denominazione: Fossa delle barche, quasi a sottolineare la funzione di canale navigabile del corso d'acqua. Subito dopo lo scavo del Canale Imperiale i lucchesi dovettero impegnarsi a impedire che le acque del Serchio defluissero nel lago di Bientina anche in regime di piena. Tra il 1786 e il 1787 i lucchesi provvidero l'Ozzeri di cataratte. Importantissimo era lo studio dell'altezza che potevano raggiungere le acque proprio a causa del fatto che il canale era attraversato da numerosi ponti, che potevano essere messi in pericolo da un eccessivo rialzarsi delle acque. Da sempre infatti l'Ozzeri svolgeva la funzione di drenaggio delle campagne, facendo scolare le acque tanto verso il lago di Bientina che verso il Serchio. Il diverso deflusso delle acque si determinava in un punto detto perno, che risultava essere estremamente variabile in ragione del diverso livello delle acque del lago e del Serchio. La carta presenta uno studio preliminare per l'edificazione delle cataratte di cui abbiamo detto.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.

Immagini:
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