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Carte e mappe



19 (mappa)

Datazione (dedotta): 1501 - 1600

Titolo [critico]

Lago di Sesto e fossa di Altopascio

Titolo [est]

Lago di Sesto e fossa di Altopascio

n 26

Titolo [est]

...confine giurisdizionale

Titolo [int]

Lago di Sesto (in) territorio di Lucca

Misure: 740 x 830 mm
Materiale: carta ruvida montata su tela
Stato di conservazione: pessimo.
Segnatura: 19
Tecnica: china e acquarello
Orientamento: nord-nord est in alto
Scala: scala grafica di pertiche 200 = 13,5cm

Toponimi:
Altopascio
Punta della Stiantata
casalino del Pinitesi
Badia di Possevoli
Case delli Compagni di Lucca
Osteria al Carbonata di sua Altezza
Strada Romana
casa del Granduca a Belvedere
Tazzara
fossa di Rapecchio
fossa dell'Altopascio
Fossa Navareccia

Descrizione

Il disegno dei paduli è estremamente minuzioso così come i prospetti degli abitati. Al centro della mappa è la Rosa dei Venti finemente elaborata e colorata di rosso e verde chiari. Sulla parte alta compare la scritta: "Terre Campie alcune delle quali sono approdate di filari di viti, e altri alberi con altre terre Boschive di stipe, erbastri, e quercie, e altre poche Prative poste alla Badia di Posseveli loco detto alle Cerbaie; in tutto a misura senza li paduli coltri 544 pertiche 37"

Descrizione [critica]

La mappa raffigura la parte nord est del lago di Sesto e la fossa di Altopascio. La via Romana in alto è costeggiata a sud da numeri che rimandano ad altre mappazioni. Nei pressi è raffigurata l'osteria di Carbonata ad Altopascio. La parte a nord dei paduli è contrassegnata da numeri di mappe. Al centro i paduli ovvero i pagliareti raffigurati in marrone chiaro con ciuffi di erbe palustri in verde; le zone di acqua più profonde e le rive a nord sono indicate con trattini orizzontali, come pure le acque del lago di Sesto. A nord dei paduli di Altopascio sono indicati i beni della Badia di Pozzeveri (cfr scheda 25 ovvero f., 45, 25), a nord di questa, è raffigurata la casa dei Compagni di Lucca. La carta fornisce una serie di mappazioni di terreni situati tra la fossa Navareccia e la Tassera. Il Consiglio Generale il 4 Settembre 1562 ordinò che l'Offizio eseguisse la divisione dei terreni bonificabili e successivamente provvedesse alla loro vendita, che fu iniziata nel Luglio del 1563.

Le terre che costeggiavano la strada Romana trovarono vari acquirenti tra i quali spicca il nome di Compagni Compagno nato da Giuseppe e Maddalena Gherardo nel 1534. Compagno non solo acquistò i vari beni posti nel Comune di San Giorgio in Petronio dove già possedeva altre terre, ma al fine di accrescere il patrimonio immobiliare acquistò altri terreni intorno alla Badia, come attesta la seguente carta. Le terre situate nel tratto di sponda che andavano dalla fossa di Teupascio (Altopascio) fino alla zona di Porcari erano possedimenti della Abbazia la quale non sfruttava direttamente le risorse del padule. Essa preferiva affidare a terzi il diritto di pesca e il taglio della vegetazione palustre. Le concessioni relative avevano validità biennale e ne beneficiavano solo uomini di Porcari e Bientina i quali dovevano sottostare a precisi impegni che consistevano nel mantenere aperte e sgombre dalla vegetazione le varie fosse, tra cui la fossa Navareccia. Anche i frati di Altopascio beneficiavano come enfiteuti del diritto di pesca nelle acque del padule. I canonici di San Martino, che ereditarono il patrimonio e le rendite dell'Abbazia, si condussero in modo analogo.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.


Unit_id: D[01]D[01]D[179]U[46]M[19]

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