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Carte e mappe



03 (mappa)

Titolo [critico]

Cartone del lago di Sesto verso Porcari

Titolo [est]

Copia della iscrizione Antica

N° 3

Cartone dell'Ago di Sesto verso

Porcari

Misure: 440 x 800 mm
Materiale: carta ruvida montata su tela
Stato di conservazione: mediocre.
Segnatura: 3
Tecnica: acquarello colorato
Orientamento: nord in alto
Scala: manca

Toponimi:
Fossa Nuova
Fosa Nera

Descrizione [critica]

da Bongi Salvatore, Archivio di Stato di Lucca Inventario a stampa Vol 1

La carta è la descrizione del lago di Sesto verso Porcari e dei beni prossimi al padule, situati tra la fossa Nera a destra e la fossa Nuova a sinistra. In basso compare la scritta:Pagliareti ed acqua del lago di Sesto. Le più vecchie testimonianze scritte su Porcari sono custodite, insieme a quelle riguardanti gli altri centri storici rurali della lucchesia, nei ricchi archivi ecclesiastici lucchesi (Arcivescovile e capitolare). Un fundus regio di notevole estensione è documentato in una carta del 952 (Archivio Arcivescovile di Lucca, 39): un atto di compravendita di terre relativo a terreni in Porcari sui quali esercita il controllo Umberto, Margravio di Tuscia, un personaggio di primo piano nella politica italiana del tempo che, grazie alla sua posizione, aveva accumulato un notevole patrimonio terriero. Le sue proprietà, che comprendevano anche quelle presenti in questa carta, si estendevano fino ad Altopascio lungo la direttrice della via Romea e consentivano il controllo di movimenti di uomini e merci per lungo tratto. Queste terre, proprio per il loro valore, sono state nel tempo oggetto di acquisti e donazioni.

Il lago che va sotto il nome dichiaroè di solito distinto, anche graficamente dal padule vero e proprio in quanto navigabile ed anche perché sulla sua superficie non vi sono le piante acquatiche che abbondano nel padule.

La porzione palustre è costituita dai cosiddettipagliaretii quali a loro volta si dividono in terraferma e pollini. Il significato del termine pagliareto non è molto chiaro; appare però più probabile che sia connesso non con l'immediatopaglia, ma con il terminepaleonella accezione con il quale esso è usato in lucchesia, cioè erba alta. La presenza nel padule di piante lacustri, genericamenteerbe, giustificherebbero il nome.

Approfondimenti bibliografici: [1]


Bibliografia:
[1] Archivio Arcivescovile Lucca (A.A.L), perg. D 39.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.

Immagini:
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Unit_id: D[01]D[01]D[179]U[45]M[03]

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