Datazione (rilevata):
18 Maggio 1257
01. Atto
Datazione (rilevata):
18 Maggio 1257
Persone:
rogante: Paganello del fu Cecio giudice e notaio, giudice ordinario e notaio dell'Impero Romano (signum: 1)
testimone: Fatto presenti Uberto Botone e Paganello Bonagiunta
Regesto:
Paganello Giudice Ord. e notaio dell'Impero Rom. quondam Cecio detto Fiandrada qual giudice e notaio Opizo notaio quondam Bartolomeo quondam Glandolfini per sè e come procuratore di Francesca sua germana chiedeva da Uberto e Bonagiunta germani quondam Angiorelli figlio d'Angiorello di Uberto la restituzione di un pezzo di terra campio e vignato nel luogo detto Sondrio nella cappella di S. Andrea di Saltocchio essendo che quella terra loro apparteneva e doveva loro ritornare perchè illecitamente alienata e perchè anche era stato offerto di fare la consueta vendita. Di che avendo convenuto Uberto Don Deodato Cristofani Giudice e Scorcialupo Pandolfi consoli della curia di S. Alessandro o Foretani residenti in Lucca nella casa di detto Scorcialupo danno ai richiedenti il possesso di quelle terre.
Fatto presenti Uberto Botone e Paganello Bonagiunta, testimone
Aggiornamenti:
1999-07-21, Contessa
Immagini: