Datazione (rilevata):
9 Marzo 1188
01. Atto
Datazione (rilevata):
9 Marzo 1188
Persone:
rogante: Urbicciano notaio (signum: 1)
testimone: Paranzana quondamm Rusticcio
Regesto:
Urbiciano notaio Adimaro quondam Alberto quondam Eppo, e Sardo suo figlio e Guillia moglie di detto Adimaro quondam Tacchetto e Huillietta moglie di detto Sardo quondam Guisello di Montemurlo etc. vendono a Paranzano quondam Puttoro, ricevente per se e come procuratore di Uberto e di Martino suoi germani , e a Benedetto quondam Becco, e a Bono quondam Furo ricevente per se e per Amico suo Germano, e a Magioro quondam Benedetto, tutte le terre e cose colte, incolte e agresti che essi tengono da loro o per loro venditori. Inoltre vendono a detto Bono tutto ciò che Pietro quondam Uguccione e Pisana sua madre tengono da loro venditori, nei confini di Castro Durante o nel luogo Villone, per i quali ricevevano la rendita due libbre d'olio a libbra computese e due asinate di vino mosto tratte a Castro Nuovo e soldi 5 e denari cinque e due pollastri e due uova e due manne di lino, e due panicali; e gli liberano ed assolvono da ogni scufilio e servizio, dazione e vendita in perpetuo. Per prezzo £.
40 lucchesi Etc. in loco Potho.
signa I suddetti venditori, e Adimaro consensientre al figlio ed ambedue consensienti alle loro mogli.
Urbiciano Giudice etc interviene.
signa Lamberione quondam Rubertino; Tedalgiaro quondam Tedici Rainaldo di Paranzana quondam Rusticcio Testim.
Aggiornamenti:
1999-06-04, Contessa
Immagini: