Datazione (rilevata):
8 Novembre 1245
01. Atto
Datazione (rilevata):
8 Novembre 1245
Persone:
rogante: Bonaventura Guerci
esemplante: Guglielmo di Vitale giudice e notaio (signum: 2)
testimone: Stante quondam Birithuthi di Carignano
Regesto:
Guglielmo Vitalis Giudice e notaio trasse dai Rogiti di Bonaventura Guerci.
Guidiccione quondam Boncampi di Arco, per tenimento e perpetua locazione investì Corso di Formentale, ricevente per sé e per Guglielmo Savino e Ruffino suoi nipoti e per i suoi e loro eredi etc. di undici pezzi di terra nei confini di "Formentale". Quali terre furono del Masco che i detti Corso e nipoti e loro antenati tennero dal detto Guidiccione dagli suoi e che nella liberazione che detto Guidiccione fece delle persone di esso Corso e nepoti e della vendita che fece loro del Masco, riservò per sé come apparisce dalla carta di liberazione e di vendita che è stata fatta oggi prima di questa. I quali pezzi di terra sono i seguenti.
1° Vigna ed orto luogo detto in "Palmaio".
2° Vigna con olivi e fichi e un pero luogo detto in "Subbuja"; che confina anche con terre della signora Adelacia relitta quondam Lanfranchi Corbi.
3° Vigna con fichi luogo detto in "Pulinaia", che confina con terre della stessa signora Adalascia.
4° Un piccolo pezzolino di terra vignata con un olivo, luogo detto in "Piscina".
5° Una vigna con olivi e fichi, luogo detto in "Peralbo".
6° Vigna con olivi e fichi, luogo detto in "Querceto".
7° Una vigna con olivi, luogo detto allo "Sceppato".
8° Una vigna con fichi alle "Capanne".
9° Una vigna luogo detto "Alla Fossa".
10° Una vigna luogo detto "Indavosto".
11° Un piccolo pezzetto vignato luogo detto "Alla Guardia".
Per quali terre esso Corso e suoi nepoti per sé ed eredi promettono di rendere ogni anno in vendemmia tanto mosto colorato che torni ad essere 49 staia di vino chiaro misurato al retto staio di Lucca e sia del vino della vigna dello "Sceppiato" o di quella "alla Fossa", e se in quei luoghi non facesse vivo sia delle altre vigne. Col patto che il vino debba essere portato e imbottato nelle botti di esso Guidiccione e suoi eredi, le quali debbano stare nel celliere di essi affittuari che avranno obbligo di acconciarle e di mantenerle e di rinnovarle quando occorra a spese però di esso Guidiccione e suoi eredi, colla condizione che per il tenimento e mantenimento di esse botti Guidiccione pagherà la pensione di 6 denari di piccola moneta. Col patto di più che ogni anno avanti la vendemmia Guidiccione o suoi eredi debba essere avvertito e invitato a Formentale perchè scelga di che vigna vuole il vino, e, se vuole, stia a veder calcare l'uva e imbottare il vino; e avvisato che sia debba essere aspettato tre giorni, e non venuto dentro questo termine, gli affittuari vendemmieranno a loro beneplacito.
"Actum" in Lucca nella chiesa di San Nazzario.
Guglielmo notaio figlio Rustichi Romagnoli, Donato quondam Arrighi Iattagne, Guidone quondam Gerardi Cavalli di Arliano, stante quondam Birithuthi di "Carignano", testimone
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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