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Diplomatico



S. Giustina (fondo)

Unità: 18


Datazione: 29 Luglio 964 - 7 Dicembre 1790

Descrizione

da Bongi Salvatore, Archivio di Stato di Lucca Inventario a stampa Vol 1 (pag. 15)

Distribuzione: Sec. X, n. 1; Sec. XI, n. 7; Sec. XII, n. 48; Sec. XIII, n. 146; Sec. XIV, n. 39; Sec. XV, n. 43; Sec. XVI, n. 30; Sec. XVII, n.8; Sec. XVIII, n. 11.

Furono delle monache benedettine di S. Giustina di Lucca, dette ne' più antichi tempi di S. Salvatore in Brisciano; ma in parte si riferiscono a due altri monasteri dello stesso ordine, cioè S. Marco evangelista dei borghi di Lucca, e S. Martino di Gello nel territorio di Camaiore, ed alla chiesa de' Ss. Remigio e Pancrazio di Massa del Marchese; i quali luoghi furono in diversi tempi riuniti a S. Giustina.

Il monastero di S. Giustina fu soppresso con gli altri sotto la dominazione de' Principi Baciocchi, e le sue case si dettero allo Spedale di Lucca, che ne fece ospizio per le figliuole illegittime. Però, quando venuto il Ducato Borbonico, si ripristinarono fra noi le benedettine, non si rese il vecchio convento, ma si assegnò loro quello già abitato dai Servi di Maria. Le pergamene di S. Giustina, che nel tempo della soppressione erano state custodite presso la Pubblica Biblioteca, furono dalle monache richieste ed ottenute.

Soppresse nuovamente, in forza delle nuove leggi, il R. Demanio ordinò che que' documenti fossero consegnati all'Archivio; il che venne regolarmente eseguito da esse madri, il 22 Marzo 1867.

Questa piccola ma importante collezione fu assai studiata dagli eruditi, e specialmente dal Fiorentini, dal Muratori e dal Barsocchini, i quali alcuni diplomi ne trascrissero e pubblicarono. Bellissimi fra questi, per la loro conservazione e per la rara integrità de' sigilli, quello di Ottone il Grande del 964, e l'altro d'Enrico IV re di Germania e d'Italia del 19 Luglio 1081. È a lamentare invece che abbia sofferto danno il diploma del re Arduino, del 1002, il quale fu sconciamente mutilato da più parti per mezzo di tagli. Il guasto di questo documento, che non si saprebbe spiegare, essendo tutti gli altri della collezione conservati colla massima diligenza, dev'essere stato operato dal 1656, quando il Fiorentini poté copiarlo nella sua integrità, al 1756, nel qual anno, essendo stato fatto l'inventario, si trovò danneggiato.

Poche carte di questa raccolta recano contratti privati, perché il più sono diplomi e lettere di principi e di autorità ecclesiastiche. Ha pure il corredo dell'anzidetto inventario speciale, compilato al solito dal nostro erudito Leonardo Cardella.

Sono pubblicate carte di S. Giustina di Lucca nelle seguenti opere.

Fiorentini, Mem. Contess. Matilde, ediz. Del Mansi, Documenti, pagg. 32 e 109;

Muratori, Antiq. Ital. Med. Aevi, diss. X, XIV, XVIII, XIX, XXXI, LXVI;

Zaccaria, Iter litterarium per Italiam. Ven. 1762. Pagg. 40-44 (corregge molti errori e riempie alquante lacune delle carte di S. Giustina pubblicate dal Muratori, che non era stato servito fedelmente dai copisti);

Della Rena e Camici, Duchi e Marchesi di Toscana, VI. 58.

Bertini, in Mem. Doc. Stor. Lucch. IV. II. 114;

Barsocchini, Id. V. III, 296 e 650.

Provana, Studi Critici sopra l'Istoria d'Italia ai tempi del Re Ardoino, in Mem. R. Accad. delle Scienze di Torino; serie II, tom. VII, Scienze morali stor. e filolog. pag. 362 (an. 1842), e in volume a parte (riproduzione corretta del diploma d'Arduino del 1002, già stampato dal Borsocchini).

Francesco Maria Fiorentini, che forse primo esaminò con intendimenti di erudizione questa raccolta, senza riprodurne per intero nissuna carta, parecchie ne citò nel seguente libro, che comprende una illustrazione storica del monastero di S. Giustina. Vita, Miracoli e Memorie di S. Silao vescovo irlandese, il cui corpo si conserva in Lucca appresso le antiche e nobili Monache di S. Giustina, raccolte, e con probabili conietture spiegate da Francesco Maria Fiorentini nob. Lucchese. Lucca, Paci. 1662. 4.

Consistenza:
pergg: 22040
Totale unità: 22040


Aggiornamenti:
2006-04-12, OR


Unit_id: D[01]D[01]D[001]D[59]