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Diplomatico



01-04-1555 - MISCELLANEE (pergamena)

Datazione (rilevata): 1 Aprile 1555

Misure: 650 x 950 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 672

01. Atto

Datazione (rilevata): 1 Aprile 1555

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Napoli; ibidem; ibidem

Persone:
rogante: Camillo Nobile (signum: 1)
testimone: Fatto a Napoli
testimone: Piero Serfederighi
testimone: Piero Santini e Giusfredo Micheli
testimone: Pompeo del Nobile ed Ascanio Mariotti
testimone: tutti di Lucca
testimone: Fatto a Napoli
testimone: Piero Serfederighi
testimone: i notai Persio de Crescenzio
testimone: Vincenzo Madalena e Lucio de Meglio
testimone: di Napoli
testimone: Girolamo Stabili
testimone: ed i fiamminghi Antonio Boot e Giovanni da Valle
testimone: Fatto a Napoli
testimone: Iacopo Antonio Criscono
testimone: di Napoli
testimone: Arcangelo Barbuto
testimone: Giovanni Battista Similio da Arena e Battista Mannise da Maratea

Regesto:
Notai Giovanni Battista Greco e Camillo Nobile.
1 apr.
Lucchesino Lucchesini, di Napoli, e Girolamo Cenami, di Lucca, che agisce per sè e per il fratello Vincenzo e soci, di Manfredonia, eleggono arbitro Baldassarre Pighinucci, mercante lucchese, in una questione di divisione del'abbazia di S. Leonardo "de la Matina", in Puglia, concessa loro per sei anni dal cardinale Gaddi, arcivescovo di Cosenza per la somma di mille scudi annui.
Fatto a Napoli, testimoni Piero Serfederighi, Piero Santini e Giusfredo Micheli, Pompeo del Nobile ed Ascanio Mariotti, tutti di Lucca.
9 apr.
Noati Iacopo Imperato e Giovanni Battista Greco.
Baldassarre Pighinucci, dopo avere esaminato la documantazione, riconosce Lucchesino creditore dell'abbazia in ducati 6360.
Fatto a Napoli, testimoni Piero Serfederighi, i notai Persio de Crescenzio, Vincenzo Madalena w Lucio de Meglio, di Napoli, Girolamo Stabili, ed i fiamminghi Antonio Boot e Giovanni da Valle.
10 apr.
notai Graco e Nobile.
Nicolao Serfederighi, agente di Lucchesino Lucchesini, fa notificare il suddetto lodo arbitrale dai due notai.
Fatto a Napoli, testimoni Iacopo Antonio Criscono, di Napoli, Arcangelo Barbuto, Giovanni Battista Similio da Arena e Battista Mannise da Matera.


Aggiornamenti:
2001-10-05, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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