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Diplomatico



16-10-1226 - MISCELLANEE (pergamena)

Datazione (rilevata): 16 Ottobre 1226

Misure: 315 x 782 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 109

Note:
36-DATAZ.: DAL 16-10-1226 AL 04-02-1227

01. Atto

Datazione (rilevata): 16 Ottobre 1226

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Luce sotto il portico di detti coniugi, Orlando quondam Rodolfini / Lucca, sotto il portico dei venditori; Lucca, nella casa della chiesa di S. Martino dove dormono gli scolari delle scuole di S. Matino

Persone:
rogante: Bonacingo notaio (signum: 1)
testimone: Cacciaguerra di Nave quondam Angeli e Lotteringa sua moglie figlia quondam Massolini
testimone: coi dovuti consensi fra i quali quelli di Tobertingo quondam Salomonis pronipote ex suo fratre primocusino
testimone: ricercarono Albertino figlio Bononis di S. Pietro a Corte della compra della metà di due pezzi di terra per il prezzo di œ 24 e questa vendita i detti coniugi fanno al detto Bonone padre di Albertino
testimone: ma avendo Albertino ricusato
testimone: si lasciò nella libertà di vendere al medesimo Bonone o chi loro paresse meglio. Al seguito di che essi coniugi vendettero a questo ultimo
testimone: ch'è detto Bonone quondam Albertini le due terre indivise che erano campi nei confini di S. Pietro a Corte l. d. Campo Donico
testimone: i quali campi il prefato Albertino figlio del compratore teneva in locazione
testimone: rendendone ai detti Cacciaguerra e Lotteringa annualmente undici staia di grano
testimone: quattro di fave e cinque di miglio. E questa vendita fu effettuata per œ 24 di buoni denari lucchesi
testimone: che vedente il notaro ed i furono da Bonone dati in una tasca di lino sudicia
testimone: Bonagrazia quondam Ugolini de Ghivizzano

Regesto:
Bonacingo notaio.
Cacciaguerra di Nave quondam Angeli e Lotteringa sua moglie figlia quondam Massolini, coi voluti consensi fra quali quelli di Tobertingo quondam Salomonis pronipote ex suo frate Primocupino, chiesero a Albertino figlio Bononis di S. Pietro a Corte della compra della metà di due pezzi di terra per il prezzo di £ 24 e questa vendita i detti conjugi fanno al detto Bonone padre di Albertino, ma avendo Albertino ricusato, si lasciò nella libertà di vendere al medesimo Bonone o chi loro paresse meglio. Al seguito di che essi conjugi vendettero a questo ultimo, ch'è detto Bonone quondam Albertini le due terre in discono che reano campi nei confini di S. Pietro a Corte luogo detto Campo donico de' quali campi il prefato Albertino figlio del compratore teneva in locazione, rendendone ai detti Cacciaguerra e Lotteringa annualmente undici Staia di Grano, quattro di fave e cinque di miglio. E questa vendita fu effettuata per £ 24 di buoni denari lucchesi, che vedente il notaio ed i testimoni furono da Bonone dati in una tasca di lino sudicia.
Actum Luce sotto il portico di detti conjugi.
Orlando quondam Rodolfini.
Bonagrazia quondam Ugolini de Ghivizzano.
Lo stesso giorno dopo poca dimora in Lucca nella casa della Chiesa di S. Martino dove dormono o giacciano gli scolari della Scuole di S. Martino il ridetto Bonone vivende a Pietro Orlando Maestro delle dette Scuole figlio quondam Scoti a Farneta la metà ddei due pezzi di terra già descritti, dicendo esser egli che aveva provvisto il danaro per la compra antecedente, benchè non nominato nel primo contratto.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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