Datazione (rilevata):
2 Dicembre 1512
01. Atto
Datazione (rilevata):
2 Dicembre 1512
Persone:
rogante: Camillo del fu ser Pietro Lupardi (signum: 1)
testimone: Con atto successivo in pari data
testimone: nello stesso luogo e davanti agli stessi
testimone: i suddetti Nicolao
testimone: Galvano e Riccardo vendono a Vincenzo ogni loro diritto su di un fabbricato in Lucca in contrada di S. Salvatore
testimone: detto Taverna Minore
testimone: e due appezzamenti di terreno a S. Donato
testimone: per la somma di 210 ducati
testimone: che Vincenzo sborserà ad Antonio del fu maestro Carlo da Vecchiano
testimone: marito di Maddalena
testimone: figlia di Galvano
testimone: a titolo di dote della medesima
Regesto:
ser Camillo del fu ser Pietro Lupardi 1512 dic. 2 Galvano del fu Giovanni Trenta, alla presenza di Iacopo dei Rossi da Parma, podestà di Lucca, emancipa il proprio figlio Vincenzo, e gli cede per sua quota patrimoniale la terza parte della loro casa in Lucca nel Braccio dei figli Anguilla, riservandosene l'usufrutto.
Actum Luce, testimoni il cavaliere Nicolao Tegrimi e Giovanni del fu ser Carlo di Andrea.
1514 luglio 14 Giovanni e Girolamo fratelli, figli del fu Silvestro Trenta, in nome anche di Leonardo e Silvestro loro fratelli, vendono a Vincenzo di Galvano Trenta, che compra per persona da dichiarare, un appezzamento di terreno a Gattaiola, in luogo detto sotto il Palasso di Lorenso Trenta, per 22 ducati d'oro.
Actum Luce, testimoni Bernardino di Bartolomeo Nocchi, tintore, e Rocco Grasiani, fabbro.
1513 dicembre 10 Galvano del fu Giovanni Trenta, per dividere la parte dei beni rustici che tocca al figlio emancipato Vincenzo da quella che tocca agli altri due suoi figli Nicolao e Riccardo, assegna a Vincenzo tutto il podere con case, mulini, edifici ed altro, sito a Vorno, mantenendosene tuttavia l'usufrutto; Vincenzo promette di contribuire con cento ducati alla costituzione della dote e dei corredi della sorella Maddalena.
Actum Luce, testimoni Guido di Gaspare da Maschiano e Pellegrino di maestro Antonio da Lugano, muratore.
1514 luglio 14 Girolamo del fu Silvestro Trenta, procuratore dei fratelli Giovanni e Leonardo, il secondo dei quali si trova a Padova, vende a Vincenzo di Galvano Trenta un appezzamento di terreno dei beni dotali della propria madre, situato a Gattaiola luogo detto al Ponte San Donato, per 20 scudi d'oro del sole.
Actum Luce, testimoni Bernardino di Bartolomeo Nocchi, tintore, e Rocco Grasiani, fabbro.
1515 aprile 13 Galvano del fu Giovanni Trenta e suo figlio Nicolao, in nome anche di Riccardo, fratello di Nicolao, quietanzano Vincenzo, altro fratello di Nicolao, dei cento scudi sborsati quale conguaglio del valore del podere di Vorno ed utilizati in parte per la dote di Angela loro sorella, sposata con Nicolao Trivigi, testore.
Actum Luce, testimoni Gaspare del fu Francesco da Maschiano, targettino, e Giovanni di Antonio lombardo, mugnaio di Vorno, detto Cianche.
Con atto successivo in pari data, nello stesso luogo e davanti agli stessi testimoni, i suddetti Nicolao, Galvano e Riccardo vendono a Vincenzo ogni loro diritto su di un fabbricato in Lucca in contrada di S. Salvatore, detto Taverna Minore, e due appezzamenti di terreno a S. Donato, per la somma di 210 ducati, che Vincenzo sborserà ad Antonio del fu maestro Carlo da Vecchiano, marito di Maddalena, figlia di Galvano, a titolo di dote della medesima.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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