Datazione (rilevata):
5 Marzo 1537
01. Atto
Datazione (rilevata):
5 Marzo 1537
Persone:
rogante: Antonio del fu Alessandro dei Rinaldi; Michele Giannini (signum: 1)
testimone: Acta à Farnete
testimone: Polo Stefani da Gugliano
testimone: Antonio Bacci da Ponte S.Pietro
testimone: e Pasquino Bertossi da Stabbiano
testimone: Con atto dello stesso giorno e davanti agli stessi
testimone: i frati concedono il livello ai suddetti livellari
testimone: ogo e davanti agli stessi
testimone: i frati approvano il suddetto atto di concessione livellaria. Con atto dello stesso giorno
testimone: nello stesso luogo e davanti agli stessi Testimone
testimone: i frati ripetono la suddetta concessione livellaria alle suddette persone
testimone: una volta trascritta nell'atto l'autorizzazione da parte di frate Ottaviano
testimone: Visitatore dell'Ordine in Tuscia
Regesto:
ser Antonio del fu Alessandro dei Rinaldi I frati del convento di S. Spirito di Farneta, dell'Ordine certosino, convocati in Capitolo, esprimono il loro consenso alla nuova concessione livellaria in terza generazione a Giovanni Maria del fu Girolamo da Coduro ed ai mugnai Domenico, Giovanni Battista e Bernardino fratelli, figli di Francesco da Massa Pisana, di una notevole serie di beni a Farneta, luoghi detti al Profino, in Fontanella, Pisuoli, alla Croce, al Pero, alla Polla Sylvana, in Fonticchio, alle Mura, per un canone annuo di staia 38 di grano, some 8 di vino nero e la metà dell'olio, più un laudemio di scudi 50.
Acta . . . Farnete, testimoni Polo Stefani da Gugliano, Antonio Bacci da Ponte S. Pietro, e Pasquino Bertossi da Stabbiano.
Con atto dello stesso giorno e davanti agli stessi testimoni, i frati concedono il livello ai suddetti livellari.
Con atto dello stesso giorno, nello stesso luogo e davanti agli stessi testimoni, i frati approvano il suddetto atto di concessione livellaria. Con atto dello stesso giorno, nello stesso luogo e davanti agli stessi testimoni, i frati ripetono la suddetta concessione livellaria alle suddette persone, una volta trascritta nell'atto l'autorizzazione da parte di frate Ottaviano, Visitatore dell'Ordine in Tuscia.
[Alle pergamene dei suddetti atti sono cuciti alcuni fogli cartacei, contenenti, in trascrizione di epoca posteriore:] 1513 marzo 30 ser Michele Giannini Giovanni del fu Giusto Lucchesini allivella in seconda generazione a Giovanni Maria e a Francesco di Giuliano Coduri da Farneta ed al loro padre Giuliano vari beni a Farneta, luoghi detti al Fico, al Colle e al Pesso Grande, per coltre quattordici di terra, nonché in Terra Vecchia e a Vivaio, per staia 90 annue di grano.
Actum Luce, testimoni ser Santi del fu Andrea Giannini da Mommio e Lazzaro del fu Antonio Brunetti da Montemaggiori.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: