Datazione (rilevata):
15 Febbraio 1538
01. Atto
Datazione (rilevata):
15 Febbraio 1538
Persone:
rogante: Giovanni di Iacopo dei Ciuffarini (signum: 1)
Regesto:
ser Giovanni di Iacopo dei Ciuffarini Tommaso del fu Lorenzo da Venezia, priore del convento di S. Spirito di Farneta, dell'Ordine certosino, vende a Domenico del fu Nicolao dei Burlamacchi, cittadino e mercante lucchese, un podere vignato, olivato, selvato e boschivo, can casa, a Maggiano, che conducono attualmente Antonio e Barsante Bigongiarii di quel luogo, per il prezzo di scudi quattrocento d'oro del sole di Italia, duecento dei quali il Priore intende versare alla Camera apostolica, mentre duecento saranno pagati dall'acquirente dopo la ratifica della vendita da parte del Generale dell'Ordine, che dovrà pervenire entro otto mesi. Nel frattempo, l'acquirente pagherà il canone di quei terreni in ragione di staia cinquanta di grano annue; si stipula il patto di ricompera a favore del monastero per un anno; fideiussore per il monastero è Alberto del fu Stefano Bugassi, fino alla somma di duecento scudi.
Actum Luce, testimoni Antonio di Tomeo di Antonio da Moriano, detto in Ciancha, e Leonardo del fu Battista del Pecchia da Tassignano.
A tergo, per mano dello stesso notaio in data 1539 dicembre 13, il suddetto Domenico di Nicolao Burlamacchi retrovende il suddetto podere a Stefano di maestro Gaspare dei Berti di Siena, priore della Certosa di Farneta, per il prezzo di scudi quattrocento, duecento dei quali però non pagati a suo tempo, mentre duecento gli vengono rimborsati ora.
Actum Luce, testimoni Giovanni del fu Bartolomeo Vannucchi, da S. Maria a Colle, e Paolo di Giorgio da Chiatri, testori di drappi.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: