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01-06-1414 - CENAMI (I ACQUISTO GHIVIZZANI) (pergamena)

Datazione (rilevata): 1 Giugno 1414

Misure: 260 x 370 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 559

Note:
15-5 bifoli cuciti

01. Atto

Datazione (rilevata): 1 Giugno 1414

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Lucca, nel palazzo del Podest...; Lucca

Persone:
rogante: Paolino del fu Donato da Lucca, notaio (signum: 1)
testimone: Fatto nel Palazzo del Potestà
testimone: presenti Duccio e Iacopo del fu Orlandino Volpelli e Bartolomeo di Piero di Francesco,
testimone: Fatto in Lucca
testimone: presenti Michele Trentacoste e Puccio Dini cittadini lucchesi e Andrea di Francesco del Chicca,

Regesto:
Paolino del fu Donato da Lucca, notaio Messer Filippo, studente di diritto civile e Iacobo figli del fu Andrea di Antonio Frediani, cittadini e mercanti lucchesi adiscono, dinanzi a messer Antonio degli Albergati da Bologna, vicario del Signore di Lucca, l'eredità paterna con beneficio d'inventario.
Fatto nel Palazzo del Potestà presenti: Duccio e Iacopo del fu Orlandino Volpelli e Bartolomeo di Piero di Francesco, testimoni.
Dopo di che immediatamente i due sopradetti fratelli vengono, a loro istanza dal Vicario predetto nominati curatori e tutori del fratello Antonio e delle sorelle Niccoleta, Costanfa; Maddalena, Tommasa, Giovanna, Ginevra e Pia minori, rimanendo mallevadore pei predetti due tutori Bartolomeo del fu Donato di Lucca.
Quindi dichiarano di voler procedere all'inventario avendo prima riconosciuto l'obbligo di restituire la dote di fiorini 500 a Monna Checca loro madre e figlia del fu maestro Donato fisico di Firenze; ed affermato il diritto di esaminare le ragioni e i computi della Società commerciale già vigente fra il defunto loro padre e Baldassarre Guinigi, Dino Guinigi e Francesco di Poggio in Genova a Parigi a Bruggia e altrove.
Fissato dal predetto Vicario, per mezzo di bando, un termine a tutti quelli che avessero avuto da far valere crediti sulla detta eredità, alla scadenza di detto termine e cioè il 30 giugno successivo, si presenta soltanto un tale Meo di Bongiovanni per un credito di fiorini 300. Dopo di che i due fratelli Frediani procedono all'inventario dei beni mobili e dei diritti e azioni già spettanti al defunto loro padre.
Fatto in Lucca presenti: Michele Trentacoste e Puccio Dini cittadini lucchesi e Andrea di Francesco del Chicca da Abiata, testimoni.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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