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Diplomatico



Archivio di Stato (fondo)

Unità: 15


Datazione: 21 Settembre 1107 - 9 Settembre 1844

Descrizione

da Bongi Salvatore, Archivio di Stato di Lucca Inventario a stampa Vol 1 (pag. 009)

Distribuzione: Sec. XII, n. 51; Sec. XIII, n. 413; Sec. XIV, n. 1156; Sec. XV, n. 112; Sec. XVI, n. 11; Sec. XVII, n. 2.

Nei primi anni del secolo passato, il Consiglio Generale ordinava una revisione di tutte le carte esistenti nel palazzo della Repubblica. Fu allora che si ritrovò, oltre le pergamene attenenti a cose di Stato, le quali sono comprese nella serie della Tarpea, un'altra quantità di rotoli legati in fasci grossi e disadatti, e parte "sciolti e messi ne' banchi alla rinfusa, senz'ordine alcuno......, i quali si sono separati e posti in banchi distinti, per non confonderli negli altri banchi tra le scritture pubbliche, essendo tutti contratti particolari e non attinenti in modo alcuno alla Tarpea, ove dovrebbero essere solamente le scritture in materia di stato e riguardanti il pubblico interesse".

È questa la serie oggi indicata col titolo di Archivio di Stato, della quale il notaro Bernardino Pippi, uno degli incaricati dell'anzidetto ordinamento, compilava l'inventario, che si conserva tuttora in un volume apposito scritto nel 1717 [008].

Seguitando il Pippi nel proemio del suo lavoro, così discorreva della provenienza originale di queste pergamene. "Sono stato alquanto dubbioso in qual maniera i medesimi cartocci sieno stati posti in questo luogo, ma alfine mi sono chiarito che vi sieno venuti per le appresso cause. I contratti e scritture, spettanti alla casa di Poggio e de' Nobili di Porcari, possono esservi entrate in occasione di esser venute nelle mani del pubblico, a causa delle confiscazioni loro seguite più volte. Come ancora molti contratti, che vi sono, della famiglia Forteguerra, vi saranno parimente venuti a causa del processo e confiscazione contro Bartolomeo Forteguerra, del 1392. Li molti contratti poi della famiglia di Sigherio, che vi si trovano, non possono esservi venuti, se non perché Bartolomeo di Sigherio, nel 1375, lasciò la sua eredità alla fabbrica del Ponte di S. Quirico sopra il fiume Serchio, et il pubblico accettò, e fece prendere il possesso de' suoi beni, e con questa occasione si saranno raccolti anche i contratti degli acquisti fatti dalla sua famiglia".

Furono messe a stampa cartapecore di questa serie, in [CNL001]dal Cianelli, in Dissertazioni sopra la Storia Lucchese. Memorie e Documenti per la Storia di Lucca, edite dalla R. Accademia, vol.I. pagg. 193 e 285; e vol. III, pagg. 122, 125, 147 e segg. e 334; e [SFR001]da Gio. Sforza, in Memorie Storiche di Montignoso. Lucca, 1867; pag. 330.



Note:
[008] Sta fra gli inventari manoscritti dell'Archivio nostro.


Consistenza:
pergg: 1745
Totale unità: 1745


Bibliografia:
[CNL001] Cianelli, Dissertazioni sopra la Storia Lucchese. Memorie e Documenti per la Storia di Lucca (I pag. 193, I pag. 285, III pag. 122, III pag. 125, III pag. 147 - e segg., III pag. 334)
[SFR001] Sforza Giovanni, Memorie Storiche di Montignoso (pag. 330)


Aggiornamenti:
2006-04-12, OR


Unit_id: D[01]D[01]D[001]D[05]