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Albero



26-03-1243 - ALTOPASCIO (pergamena)

Datazione (rilevata): 26 Marzo 1243

Misure: 160 x 383 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 140

01. Atto

Datazione (rilevata): 26 Marzo 1243

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Altopascio, nello spedale di S. Iacopo

Persone:
rogante: Diomeldiede (signum: 1)
testimone: Mainetto abate de Pozeuli
testimone: domino Pepo milite di S.Maria a Monte
testimone: Baroto della stessa terra quondam Ruberti
testimone: Bonaccorso quondam Bonfillioli
testimone: Rainiero quondam Turpini
testimone: e Bernardo figlio domini Orlandini de Porcaria
testimone: maestro Giovanni chierico
testimone: Ventura quondam Compagni
testimone: Bonfillio quondam Baccalaris
testimone: Ranuccio quondam Albertini,

Regesto:
Diomeldiede Giudice e notaio.
In Nomine altissimi Jaesus Christi viventi in Seculo, Amen.
Datadeo di S. maria a Monte quondam Ildebrandino e Soletta sua moglie figlia quondam Bondiei, per salute delle anime loro e de' loro parenti, offrono a se stessi a Dio ed all'Ospedale di S. Jacopo di Altopascio, ed in nome del Signore Galigo Venerabile Maestro e Rettore di detto Spedale, il primo come frate e professo, l'altra come sorella e professa, si offrono e danno. Ed a detta chiesa e spedale irrevocabilmente fra i vivi offrono tutti i loro beni e mobili, diritti e azioni in qualunqu luogo loro competessero e particolarmente in S. Maria a Monte e ne danno il possesso al detto spedale. Col patto che se essa Soletta volesse rimanere nella casa da lei fino ad allora abitata in S. Maria a Monte, possa starvi rendendo allo spedale 48 quarre di grano, alla quarra di S. Maria a Monte.
Fatto nel d. Spedale di Altopasso presente Abate de Pontevoli, Domino Pepo milite di S. Maria a Monte, Baroto della stessa terra q. Ruberti, Barito quondam Bonfillioli, Rainiero quondam Turpini, e Bernardo figlio Domini Orlandini de Porcaria, Maestro Giovanni chierico, Ventura quondam Compagni, Bonfillio quondam Baccalaris, Ranuccio q. Albertini, Testim. E sia noto a tutti che Dataddeo era infermo di corpo quando fu compiuto questo atto, ma sano di mente erettamente e rettamente portante.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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